La scorsa settimana la Germania ha sconvolto i partner dell'Unione Europea bloccando un accordo fondamentale per vietare le nuove vendite di auto a combustibili fossili dal 2035
La scorsa settimana la Germania ha sconvolto i partner dell'Unione Europea bloccando un accordo fondamentale per vietare le nuove vendite di auto a combustibili fossili dal 2035 AFP

L'amministratore delegato del colosso automobilistico tedesco Volkswagen e la sua controllata di lusso Porsche lunedì hanno sostenuto le mosse di Berlino per bloccare un divieto europeo sui nuovi motori a combustione dal 2035.

"Riteniamo che gli e-fuel (carburanti sintetici) possano svolgere un utile ruolo complementare per un gran numero di auto esistenti e segmenti di nicchia", ha affermato Oliver Blume alla presentazione dei risultati annuali di Porsche per il 2023.

La scorsa settimana la Germania ha sconvolto i partner dell'Unione Europea bloccando un accordo fondamentale per vietare le nuove vendite di auto a combustibili fossili dal 2035.

Per dare il via libera, Berlino insiste per ulteriori assicurazioni da parte di Bruxelles che sarà ancora possibile utilizzare il sintetico dopo la data di scadenza proposta.

La tecnologia dei combustibili sintetici, attualmente in fase di studio, consiste nel produrre combustibile da CO2 proveniente da attività industriali utilizzando elettricità a basse emissioni di carbonio.

I gruppi ambientalisti, tuttavia, si oppongono a tali combustibili e sostengono che sono costosi e richiedono enormi quantità di elettricità per essere prodotti.

"Apprezziamo chiaramente il fatto che il governo tedesco stia ora adottando le misure appropriate", ha detto Blume sull'approccio di Berlino alla legislazione europea.

Blume ha assunto la guida della Volkswagen a settembre, pur rimanendo a capo del marchio sportivo di lusso del gruppo Porsche, che è stato quotato in modo indipendente alla Borsa di Francoforte più tardi nello stesso mese.

I produttori di automobili, tra cui Volkswagen, hanno ampiamente anticipato le normative europee e hanno investito massicciamente nei veicoli elettrici.

Il cambiamento, tuttavia, non ha impedito a Porsche e ad altri di investire in carburanti sintetici per prolungare potenzialmente la durata dei loro modelli di lusso. Il produttore di auto sportive ha aperto un impianto pilota di carburanti sintetici in Cile a dicembre insieme a partner, tra cui Siemens Energy.

Dietro il blocco della Germania ci sono imperativi politici interni, con il FDP liberale, parte della coalizione di governo del cancelliere Olaf Scholz, che si oppone al divieto dei motori a combustione interna.

La Germania non è sola nelle sue preoccupazioni. L'Italia, un'altra grande nazione produttrice di automobili, si era già dichiarata contraria e ci si aspettava che Polonia e Bulgaria votassero contro.