Italy's Prime Minister Giorgia Meloni
Il primo ministro Giorgia Meloni parla durante una sessione del senato in vista del voto di fiducia per il nuovo governo, a Roma, Italia, 26 ottobre 2022. Reuters

Il governo prevede di annunciare lunedì circa 30 miliardi di euro di nuova spesa in un budget per il prossimo anno, incentrato principalmente sul contenimento dell'impatto degli alti prezzi dell'energia, rinviando alcune delle sue promesse elettorali più generose.

La continua crisi energetica, innescata dall'invasione russa dell'Ucraina, significa che il primo ministro ed i suoi alleati non saranno in grado di mantenere le loro promesse elettorali più stravaganti, compresi i tagli alle tasse.

"Non saremo in grado di fare tutto, tutto in una volta. I tentativi passati di farlo sono finiti in un disastro", ha detto domenica il ministro dell'Industria Adolfo Urso al quotidiano La Stampa.

Meloni ha già affermato che circa due terzi del potere di spesa aggiuntivo verrebbero utilizzati per aiutare le aziende e le famiglie a far fronte a bollette del gas e dell'elettricità da record. Ciò si aggiunge a circa 75 miliardi di euro stanziati nel 2022 per far fronte all'aumento dei prezzi dell'energia.

Il gabinetto questo mese ha alzato l'obiettivo del deficit per il 2023 al 4,5% del prodotto interno lordo da una previsione del 3,4% fatta dal precedente governo di Mario Draghi. Ma i ministri affermano che saranno fiscalmente prudenti ed eviteranno gli errori di bilancio che hanno spodestato l'ex primo ministro britannico Liz Truss.

Di conseguenza, gli impegni elettorali della Lega per una generosa riforma del sistema pensionistico sono stati ritardati e, mentre il bilancio includerà una riduzione del carico fiscale sul lavoro, sono stati esclusi tagli su larga scala delle imposte sul reddito.

Nel tentativo di aiutare le famiglie a far fronte all'inflazione, che secondo l'indice armonizzato dell'UE ha raggiunto il 12,6% su base annua a ottobre, il gabinetto sta valutando la possibilità di eliminare l'imposta sulle vendite su beni di prima necessità come latte e pane.

Prestiti aggiuntivi pagheranno alcuni degli impegni di spesa, ma si prevede che circa 3 miliardi di euro di nuove entrate saranno raccolti tramite una tassa straordinaria sui profitti delle società energetiche che hanno beneficiato dei prezzi altissimi del petrolio e del gas.

Cercando di ritagliarsi risparmi, Meloni dovrebbe anche iniziare a ridimensionare parte del reddito di cittadinanza.

I partiti di sinistra affermano che la misura è vitale dato lo stato travagliato dell'economia, ma i partiti della coalizione affermano che sta consentendo ai disoccupati di eludere il mercato del lavoro.

"(I pagamenti) saranno interrotti per chi ha 18-59 anni che può lavorare. Ma non accadrà subito. Ci sarà una fase di transizione nel 2023", ha detto al Corriere della Sera il sottosegretario al governo Giovanbattista Fazzolari.

Una volta che il gabinetto avrà approvato il bilancio, il parlamento avrà tempo fino al 31 dicembre per convertirlo in legge.