Il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro Orlandi (C), dialoga con i giornalisti al termine della preghiera dell'Angelus del Papa in piazza San Pietro
Il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro Orlandi (C), dialoga con i giornalisti al termine della preghiera dell'Angelus del Papa in piazza San Pietro AFP

Papa Francesco ha offerto preghiere domenica per la famiglia di un'adolescente scomparsa 40 anni fa questa settimana, un intervento che suo fratello ha salutato come un segno che il Vaticano si stava finalmente impegnando seriamente con il suo più famoso caso irrisolto.

Emanuela Orlandi, la figlia quindicenne di un impiegato vaticano, è stata vista l'ultima volta all'uscita da un corso di musica a Roma il 22 giugno 1983.

Decenni di speculazioni sono seguiti su ciò che le è successo, con suggerimenti che la colpa fosse dei mafiosi, dei servizi segreti o di una cospirazione vaticana, teorie che hanno dato vita a una serie Netflix di successo.

Dopo la preghiera settimanale dell'Angelus in Vaticano, Papa Francesco ha affermato di voler sfruttare la ricorrenza "per esprimere ancora una volta la mia vicinanza alla famiglia, soprattutto alla madre, e assicurare loro la mia preghiera".

"Estendo il mio ricordo a tutte le famiglie che portano il dolore di una persona cara scomparsa", ha aggiunto.

La famiglia di Orlandi da anni si batte per la verità ea gennaio il procuratore capo del Vaticano ha aperto un fascicolo sul caso.

Giovedì, in occasione dell'anniversario, il Vaticano ha rivelato di aver inoltrato le sue conclusioni alla procura di Roma, che sta conducendo la propria indagine.

C'erano "alcune linee di indagine meritevoli di ulteriori indagini", ha affermato il Vaticano in un comunicato, senza fornire ulteriori dettagli.

Ma ha affermato di aver raccolto prove dalle istituzioni vaticane e resoconti di alti funzionari dell'epoca.

Il Vaticano è stato accusato di aver ostacolato gli sforzi investigativi nel corso dei decenni, ma il fratello di Orlandi, Pietro, domenica ha espresso la speranza che si possa finalmente fare qualche progresso.

"Finalmente il tabù di Emanuela Orlandi è stato infranto", ha detto ai giornalisti dopo aver condotto un sit-in vicino al Vaticano e poi essere andato ad ascoltare il papa.

"Il fatto di pregare è un segno di speranza di raggiungere la verità".

Pietro Orlandi ha detto ad AFP "queste parole sono già un grande passo che chiedevamo da anni e anni e non era mai successo".

Ma ha aggiunto: "Ci aspettiamo atti dopo queste parole".

La camera bassa del parlamento italiano ha deciso a marzo di istituire una commissione per indagare sul caso di Orlandi e su quello di un'altra adolescente vaticana, Mirella Gregori, scomparsa poche settimane prima.

Ma resta in discussione alla camera alta, al Senato.