Intervista con il policymaker della BCE Visco a Roma
Ignazio Visco, membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, osserva durante un'intervista a Reuters, a Roma, Italia, 31 maggio 2021. Reuters

Il membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea Ignazio Visco mercoledì ha criticato alcuni colleghi politici per i commenti sui futuri tassi di interesse che si discostavano da quanto concordato nelle riunioni della BCE.

L'intervento di Visco pone le basi per un'accesa discussione alla riunione della prossima settimana, in cui la banca centrale dovrebbe alzare i tassi di interesse per la sesta volta consecutiva e tracciare il percorso da percorrere nella sua lotta contro l'inflazione elevata.

Visco, come il collega italiano nel consiglio esecutivo della BCE Fabio Panetta, è visto come una colomba politica, riluttante a impegnarsi in aumenti dei tassi aggressivi temendo che possano danneggiare l'economia.

"L'incertezza è così alta che come consiglio direttivo abbiamo concordato di decidere riunione per riunione, senza forward guidance", ha detto il governatore della Banca d'Italia in un discorso a Roma, discostandosi da un testo scritto precedentemente distribuito.

"Per questo motivo non apprezzo i commenti dei miei colleghi in merito a futuri e prolungati aumenti dei tassi", ha aggiunto Visco, in osservazioni insolitamente schiette che evidenziano una spaccatura sempre più ampia all'interno della BCE di Francoforte.

Visco ha affermato che mentre la BCE è riuscita a stabilizzare le aspettative di inflazione, le incertezze geopolitiche hanno reso difficile prevedere gli sviluppi economici.

"La politica monetaria deve quindi continuare a muoversi con prudenza ed essere guidata dai dati non appena disponibili".

La BCE sta alzando i tassi al ritmo più veloce mai registrato, e il suo capo economista Philip Lane ha dichiarato lunedì che è probabile che continui ad alzarli dopo un aumento di 50 punti base questo mese che è già stato praticamente preannunciato.

Altri membri del consiglio direttivo, considerati falchi politici che attribuiscono un'importanza fondamentale al contenimento dell'inflazione anche se ciò significa danneggiare la crescita e l'occupazione, sono andati oltre.

Il capo della banca centrale austriaca Robert Holzmann ha dichiarato lunedì che la BCE dovrebbe aumentare di 50 punti base in ciascuna delle sue prossime quattro riunioni poiché l'inflazione si sta dimostrando ostinata.

Ciò porterebbe il tasso sui depositi al 4,5%, ben al di sopra del tasso massimo del 4% prezzato dai mercati, un livello che nessun altro politico ha finora sostenuto in pubblico.

Il capo della Bundesbank tedesca Joachim Nagel ha chiesto aumenti significativi oltre marzo e anche Klaas Knot dei Paesi Bassi ha affermato di prevedere un forte aumento dei tassi a maggio se l'inflazione core non scende.

La BCE non ha alcuna riunione politica ad aprile.