L'Italia approva il disegno di legge che taglia l'imposta sul reddito, allentando le sanzioni per gli evasori
Giovedì il governo italiano ha approvato un disegno di legge per tagliare le imposte sul reddito e sulle società, riducendo anche le sanzioni per gli evasori fiscali che si dichiarano puri e accettano di pagare le somme dovute.
Il regime è "mirato a semplificare e ridurre il carico fiscale, incoraggiando gli investimenti e le assunzioni", ha affermato il Tesoro in una nota.
Secondo una bozza visionata da Reuters, il governo intende eliminare il rischio di condanne penali per chi si accorda con le autorità e recuperare il ritardo sui mancati pagamenti, scommettendo che un approccio cooperativo pagherà dividendi.
L'evasione fiscale è un problema cronico in Italia, che costa alle casse dello Stato circa 90 miliardi di euro (95,5 miliardi di dollari) ogni anno, secondo i dati più recenti del Tesoro.
Nel suo piano di ripresa post-COVID finanziato dall'UE, l'Italia ha promesso alla Commissione europea di ridurre il cosiddetto "divario fiscale" - la differenza tra il gettito fiscale potenziale e l'importo delle tasse effettivamente raccolte - e quindi recuperare circa 7-8 miliardi di euro nel 2024 rispetto al 2019.
Cercando di rivedere il sistema fiscale, il disegno di legge mira a ridurre le attuali fasce di imposta sul reddito da quattro a tre entro due anni, con l'obiettivo finale di raggiungere un'aliquota unica in una fase successiva, ha affermato il Tesoro.
Il gabinetto prenderà in considerazione la possibilità di fissare le tre bande al 23%, 33% e 43% a breve termine, hanno affermato funzionari governativi, aggiungendo che una soluzione più costosa allo studio abbasserebbe la seconda fascia al 27%.
L'attuale imposta sul reddito, denominata IRPEF, si basa su aliquote che vanno da un minimo del 23% sui redditi annui fino a 15.000 euro, a un'aliquota massima del 43% sui redditi superiori a 50.000 euro.
Per evitare di gravare sulle casse dello Stato, il Tesoro prevede di finanziare in parte il conto riducendo e semplificando le attuali 600 modalità con cui persone e imprese possono detrarre dal proprio fisco spese di vario genere.
Queste cosiddette "spese fiscali" privano lo Stato di 165 miliardi di euro di entrate ogni anno, ha mostrato un documento separato del Tesoro.
Inoltre, il governo vuole dividere in due l'attuale aliquota dell'imposta sul reddito delle società del 24%, introducendo una seconda fascia inferiore al 15% per premiare gli imprenditori che creano posti di lavoro e investono in innovazione per aumentare la produttività.
($ 1 = 0,9421 euro)
(Montaggio di Gavin Jones e Crispian Balmer)
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