Dopo il naufragio mortale di migranti a Steccato di Cutro vicino a Crotone
Un pezzo della barca del micidiale naufragio dei migranti è visto a Steccato di Cutro vicino a Crotone Italia, 28 febbraio 2023. Reuters

I pubblici ministeri italiani stanno esaminando il modo in cui i servizi di emergenza hanno risposto al disastro della barca di migranti dello scorso fine settimana in cui sono morte decine di persone dopo le accuse secondo cui le autorità hanno reagito lentamente, ha detto giovedì una fonte della polizia.

I pm della città calabrese di Crotone hanno chiesto alla Guardia di Finanza documenti sulle loro azioni prima che la barca con a bordo 150-200 migranti si schiantasse sugli scogli a pochi metri dalla riva domenica scorsa. La stessa richiesta è stata fatta alla Guardia Costiera, hanno riferito i media italiani.

Non ci sono stati commenti immediati da parte della Guardia Costiera o dei pubblici ministeri.

Giovedì il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha visitato i sopravvissuti in un ospedale locale, distribuendo giocattoli ai bambini. È andato anche al palazzetto dello sport dove sono disposte le bare delle vittime, chinando la testa mentre rendeva omaggio.

Le autorità locali hanno detto che un altro corpo è stato recuperato giovedì, portando il bilancio delle vittime a 68. Sono state identificate 54 delle vittime: 48 afgani, tre pakistani, un siriano, un tunisino e un palestinese.

Una delle vittime del Pakistan era l'ex giocatore di hockey nazionale Shahida Raza.

DOMANDE SOLLEVATE

La tragedia ha intensificato il dibattito sulla migrazione in Europa e in Italia, dove le nuove dure leggi del governo di destra recentemente eletto per gli enti di beneficenza per il salvataggio dei migranti hanno suscitato critiche da parte delle Nazioni Unite e di altri.

Il primo ministro Giorgia Meloni ha invitato i colleghi leader europei a fare di più per fermare l'immigrazione clandestina e prevenire ulteriori tragedie in mare.

Ci sono anche domande sulla risposta all'emergenza.

L'imbarcazione, salpata dalla Turchia, è stata avvistata per la prima volta nella tarda serata di sabato a circa 74 km dalla costa calabrese da un aereo operato da Frontex, l'agenzia di frontiera dell'Unione europea.

Frontex ha affermato che la barca stava navigando senza segni di pericolo, ma ha allertato le autorità italiane poiché le sue telecamere termiche hanno indicato che potrebbe esserci un certo numero di persone sottocoperta.

La Guardia di Finanza, che sorveglia la costa, ha detto di aver inviato due motovedette, ma hanno rinunciato a cercare i migranti e sono tornate in porto a causa delle condizioni meteorologiche.

I media si sono chiesti perché la Guardia Costiera, le cui navi sono meglio equipaggiate per affrontare il mare mosso, non sia stata schierata fino a quando non ha ricevuto una chiamata di emergenza la mattina successiva.