È passato esattamente un mese da quando Dani Alves è stato arrestato e successivamente incarcerato a Barcellona il 20 gennaio. Tuttavia, il 21 febbraio, la Corte d'appello di Barcellona prenderà una decisione se l'ex difensore dell'FC Barcelona sarà autorizzato a lasciare il Brians 2 penitenziario dove è attualmente detenuto.

Alves è stato posto in custodia cautelare dalla polizia per l'accusa di violenza sessuale derivante da un incidente avvenuto presumibilmente la notte tra il 30 e il 31 dicembre al nightclub Sutton di Barcellona. Dopo la sua incriminazione, il giudice ha deciso di non consentire ad Alves di pagare la cauzione principalmente a causa del suo stato economico e cittadinanza.

Avendo la doppia cittadinanza spagnola e brasiliana, Alves potrebbe facilmente fuggire in Brasile, dove la Spagna non ha un trattato di estradizione per i casi di violenza sessuale. Il suo status economico, essendo stato un calciatore professionista per oltre due decenni, significa che Alves avrà i mezzi per vivere comodamente evitando procedimenti giudiziari.

In quanto tale, Alves è detenuto in carcere da un mese, ma i suoi avvocati hanno presentato ricorso che, secondo quanto riferito, include la sua disponibilità a indossare un dispositivo di monitoraggio. Alves è anche disposto a presentarsi in tribunale ogni pochi giorni mentre attende il processo se gli fosse permesso di pagare la cauzione e lasciare la prigione. Secondo Marca, Alves è disposto persino a cedere il passaporto per dimostrare che non ha intenzione di fuggire.

Il team di difesa è guidato dall'avvocato Cristobal Martell, la cui prima priorità è far uscire il calciatore dal carcere mentre si preparano ad affrontare il processo per il presunto stupro. Dopo aver cambiato più volte la sua versione dei fatti, Alves ha ora ammesso di aver avuto rapporti sessuali con il suo accusatore 23enne, ma sostiene che i rapporti siano stati puramente consensuali.

Giovedì scorso si è svolta un'udienza sull'appello e, dopo un attento esame delle argomentazioni presentate da entrambe le parti, oggi verrà presa una decisione. Come previsto, l'accusa desidera mantenere il calciatore saldamente dietro le sbarre in attesa del processo, essendo un evidente "rischio di fuga".

Resta da vedere se il giocatore più decorato dell'FC Barcelona sarà in grado di ottenere un po' di normalità nella sua vita mentre continua a lottare per dimostrare la sua innocenza. Si pensava che sua moglie, Joana Sanz, stesse cercando il divorzio. Tuttavia, da allora ha dichiarato che non lo lascerà nella sua ora più buia. Si ritiene che la difesa la voglia al fianco del marito per rafforzarne le ragioni durante il processo.

Dani Alves
I Pumas messicani hanno ingaggiato il difensore brasiliano Dani Alves lo scorso luglio dopo che ha lasciato il Barcellona per la seconda volta AFP / Ulises Ruiz IBTimes UK